“Il senso della vite“
In esso sono racchiuse le caratteristiche dell’annata e l’inizio della vendemmia: Damijan Podversic vuole concludere sempre il processo di maturazione del seme e solamente una volta assicuratosi di questo, camminando nei suoi vigneti, la raccolta dell’uva ha inizio.
Camminando tra i filari, osservando i colori dei vigneti, dei grappoli, dei vinaccioli, e infine gustandoli, “perché il vino è lo specchio della vigna” dice Podversic.
Nella cantina poi è il tempo a farla da padrone: nei primi mesi il vino viene lasciato lungamente macerare, estraendo la croccantezza del frutto, e la mineralità del territorio, e il ritmo dell’annata. Poi rimane tre anni nel legno delle botti e infine un anno in bottiglia.
“Il nostro lavoro mira alla preservazione di quello che abbiamo raggiunto nei vigneti e rappresentarlo ogni anno, ogni anno differente” dice Damijan. “L’essenziale è invisibile agli occhi”: questa frase di Antoine de Saint Exupèry è riportata in una delle pagine del sito di Damijan Podversic e ben rappresenta il suo modo di fare vino e di pensare alla vita.
Da tanti anni ormai conosco Damijan Podversic e sin dal primo momento si è creata tra noi un’intesa che va oltre i suoi -splendidi – vini. Venderli, farli assaggiare, bere, conoscere, è per me un qualcosa che va ben oltre il rapporto commerciale tra produttore e agente. Chi ha la fortuna di imbattersi in una delle sue bottiglie scopre un mondo differente e, poi, difficilmente potrà farne a meno.