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Cantina del Mese: Azienda Agricola Francesco Marra

1 Ott 2020 | la cantina del mese

Ugento (Puglia)

È molto semplice collocare geograficamente il Salento: una penisola larga appena cinquanta chilometri nel profondo sud-est d’Italia, contesa tra due mari, lo Ionio e l’Adriatico.
Ci sono cento paesi, un milione di abitanti e undici milioni di olivi.
E poi c’è la vite, che nel Salento si declina soprattutto nelle due varietà locali: negroamaro e primitivo.

I vigneti dell’Azienda Agricola Francesco Marra occupano i terreni più adatti alla coltivazione della vite: terre rosse ricche di argilla, ferro e potassio ma povere di sostanza organica, dove i lunghi periodi estivi di alte temperature e implacabile siccità fanno sufficientemente soffrire la vite per consentirle di esprimersi con vini rossi complessi, salati, ricchi di sud.

Ci sono poi i seminativi. Pochi, ma sufficienti a produrre i semi di leguminose e graminacee che sono utilizzati ogni anno per l’unica concimazione naturale effettuata in azienda: il sovescio.

Abbiamo scelto di fare il nostro mestiere rispettando la natura. Abbiamo scelto quindi di coltivare in biologico

Già dalla vite si sa cosa conterranno le bottiglie: la bottiglia di negroamaro solo uva negroamaro, quella di primitivo solo uva primitivo. E basta. Il resto lo fa la natura.

Si seleziona e si raccoglie l’uva a mano riponendola in cassette e, dopo la diraspatura, l’uva fermenta spontaneamente in tini di legno da 15 hl.
Solo alcune follature eseguite sempre a mano con un bastone di legno di olivo, quando è necessario.
Il vino riposa poi sulla feccia per oltre un anno fino all’imbottigliamento.

“Poche bottiglie. Niente solfiti. Solo uva”